LA MOSTRA SUI MACCHIAIOLI A TORINO

La mostra racconta la nascita e l’evoluzione della pittura macchiaiola nei suoi più diversi aspetti, mettendo in risalto le origini e le ragioni di questa rivoluzione artistica, i suoi sviluppi e la sua importante eredità. Obiettivo della mostra è quello di indagare i protagonisti e l’evoluzione di questo importante movimento, fondamentale per la nascita della pittura moderna italiana.

Il punto di vista adottato racconta nello stesso tempo l’importanza storico-artistica del movimento, i suoi rapporti con la scena francese, le novità tecniche introdotte dai pittori del gruppo ma anche la quotidianità della vita al Michelangelo, seguendo il filo dei racconti, degli scritti, delle lettere lasciate dai protagonisti. Un modo di narrare la vicenda poco consueto, che appassionerà anche il pubblico meno esperto.

Intorno ai tavoli di un caffè cittadino, il Michelangelo, si riunisce un gruppo di artisti accomunati dalla volontà di ribellione verso il sistema accademico e i suoi metodi di insegnamento. Secondo una prassi diffusa in tutta Europa, il caffè si sostituisce ai luoghi ufficiali della cultura, trasformandosi nel quartier generale di quegli artisti e intellettuali che, in un’Italia ancora in via di unificazione, scelgono Firenze per la politica del Granduca, ben più libertaria di quella di altri sovrani dell’epoca. A frequentare questo caffè di via Larga l’attuale via Cavour sono pittori di estrazione e provenienza diversa oltre a Signorini, vi si incontrano il veronese Vincenzo Cabianca, il livornese Giovanni Fattori, il napoletano Giuseppe Abbati e molti altri, giunti da tutta la penisola per vivere il clima del granducato di Toscana.


  • Bus 56 (fermata Siccardi)
  • Bus 72 (fermata Siccardi)
  • Bus 19 (fermata Siccardi)
  • Bus 51 (fermata Siccardi)
  • Tram 13 (fermata Siccardi)