La mostra sui Macchiaioli a Gubbio

La mostra racconta la nascita e l’evoluzione della pittura macchiaiola nei suoi più diversi aspetti, mettendo in risalto le origini e le ragioni di questa rivoluzione artistica, i suoi sviluppi e la sua importante eredità. Obiettivo della mostra è quello di indagare i protagonisti e l’evoluzione di questo importante movimento, fondamentale per la nascita della pittura moderna italiana. Il punto di vista adottato racconta nello stesso tempo l’importanza storico-artistica del movimento, i suoi rapporti con la scena francese, le novità tecniche introdotte dai pittori del gruppo ma anche la quotidianità della vita al Michelangelo, seguendo il filo dei racconti, degli scritti, delle lettere lasciate dai protagonisti. Un modo di narrare la vicenda poco consueto, che appassionerà anche il pubblico meno esperto.

Intorno ai tavoli di un caffè cittadino, il Michelangelo, si riunisce un gruppo di artisti accomunati dalla volontà di ribellione verso il sistema accademico e i suoi metodi di insegnamento. Secondo una prassi diffusa in tutta Europa, il caffè si sostituisce ai luoghi ufficiali della cultura, trasformandosi nel quartier generale di quegli artisti e intellettuali che, in un’Italia ancora in via di unificazione, scelgono Firenze per la politica del Granduca, ben più libertaria di quella di altri sovrani dell’epoca. A frequentare questo caffè di via Larga l’attuale via Cavour sono pittori di estrazione e provenienza diversa oltre a Signorini, vi si incontrano il veronese Vincenzo Cabianca, il livornese Giovanni Fattori, il napoletano Giuseppe Abbati e molti altri, giunti da tutta la penisola per vivere il clima del granducato di Toscana.

Aperta dal 4 Novembre sino al 3 Marzo 2024 a Gubbio alle Logge dei Tiratori, la mostra rappresenta un’occasione unica per scoprire uno dei tasselli fondamentali nell’evoluzione pittorica italiana e internazionale.

La mostra si dipanerà dunque con un punto di vista meno consueto della più tradizionale lettura per fasi evolutive o sezioni iconografiche. all’analisi dell’evoluzione del linguaggio del movimento, si sostituirà una narrazione più vicina al racconto biografico, sul filo di una memoria peraltro ampiamente espressa negli scritti dei protagonisti del gruppo. Uno sguardo diverso, più coinvolgente, che accompagnerà il visitatore alla scoperta di un momento storico e culturale molto vivace, diviso tra accademia, purismo e i fermenti di ribellione di questi nuovi pittori. anche la fase risorgimentale sarà raccontata con le stesse modalità, tra un dipinto e il passo di una lettera dal fronte. Il percorso espositivo presenta oltre settanta opere (provenienti da prestigiosi musei italiani, da importanti fondazioni specializzate sul tema e da collezioni private) firmate dai principali esponenti del gruppo dei Macchiaioli (Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Cristiano Banti, Giuseppe Abbati, Vincenzo Cabianca, Adriano Cecioni, Vito d’Ancona, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani e altri) e da altri artisti che hanno avuto relazioni con il movimento o che possono servire da confronto.


  • Da Urbino Bus 22R (fermata Gubbio)
  • da Perugia Bus E001 (fermata P.40 Martiri Gubbio)